27 aprile 2020
Giorgio Santandrea, Presidente del Consorzio PROFIBUS e PROFINET Italia parla dei possibili scenari di sviluppo del mercato in Italia per quanto riguarda le tre tecnologie promosse dal Consorzio: PROFIBUS, PROFINET e IO-Link.
Se parliamo di sviluppi ed opportunità è evidente che ormai ci si debba focalizzare solo su Profinet e IO-Link. Profibus infatti, nato più di 30 anni fa, ha raggiunto ormai la sua fase di declino e non presenterà ulteriori sviluppi tecnologici. Per questo motivo prevediamo che nei prossimi anni la sua presenza sul mercato andrà via via a ridursi. Questo anche perché ormai Profinet dal punto di vista tecnologico ha coperto tutte le funzionalità che rendevano Profibus ancora necessario in alcune particolari applicazioni.
Si pensi ad esempio all’industria di processo e all’utilizzo dei bus di campo in zona a rischio esplosione (zone Ex). Fino ad oggi per collegare con un bus di campo dei dispositivi in zona Ex non era infatti possibile utilizzare una rete ethernet standard e per tale motivo si utilizzava ancora spesso una soluzione basata sul profilo PA (Process Automation) di Profibus. D’ora in avanti invece sarà possibile utilizzare anche una rete ethernet standard in queste applicazioni e quindi Profinet.
Tutto ciò grazie al nuovo standard IEC60079-47, chiamato anche 2-WISE, ovvero “2-Wire-Instrinsically Safe Ethernet”, che verrà ufficialmente rilasciato a fine del 2020. Pensando ai tempi necessari alla progettazione e alla realizzazione di un impianto di processo, credo proprio pertanto che si possa già prendere in considerazione questa tecnologia fin da subito per tutti i prossimi impianti.
Poter arrivare con un Ethernet standard fino alla zona Ex consentirà agli operatori di poter avere maggiori informazioni e diagnostica sui dispositivi in campo e poterli raggiungere facilmente anche da remoto, beneficio non trascurabile in questo particolare momento storico che a causa del Covid-19 rende molto difficili gli spostamenti.
Parlando sempre della possibilità di collegarsi e controllare in remoto un impianto di produzione è chiaro che Profinet, essendo basato su una rete Ethernet standard, consenta di farlo nativamente. Questo però va fatto in modo sicuro e vanno pertanto tenuti in conto tutti gli aspetti legati alla cyber security, al fine di evitare di mettere a rischio la sicurezza degli impianti di produzione. Come Consorzio abbiamo già messo a disposizione sul nostro sito internet delle linee guide liberamente scaricabili proprio legate a questi aspetti e che descrivono chiaramente tutti gli accorgimenti da mettere in pratica per garantire la massima sicurezza, non solo nei collegamenti remoti ma in qualsiasi tipo di comunicazione sulle rete di fabbrica.
Inoltre stiamo lavorando a delle ulteriori funzionalità di Profinet che consentano di implementare degli ulteriori meccanismi specifici di sicurezza all’interno del protocollo per aumentare ulteriormente il livello di protezione degli impianti. In un mondo sempre più interconnesso questo è un aspetto molto importante da considerare nel momento in cui si progetta una rete di automazione.
Gli ulteriori sviluppi tecnologici legati a Profinet sono molti e sono legati ad esempio all’utilizzo di reti Ethernet di tipo TSN (Time Sensitive Networking) e all’integrazione con il protocollo OPC-UA, oltre ad ulteriori novità che verranno implementate in futuro che consentiranno una migliore gestione del contenuto informativo dei dati che vengono scambiati sulla rete Profinet stessa. Non voglio dilungarmi troppo e approfondiremo pertanto queste tematiche nei prossimi mesi.
Vorrei invece raccontare le opportunità che offre IO-Link ai propri utilizzatori. IO-Link consente di collegare in modo digitale i dispositivi di bordo macchina (sensori e attuatori). Questo consente di avere in campo dei dispositivi sempre più intelligenti e di poter raccogliere da questi sempre un maggior numero di informazioni, come ad esempio una diagnostica avanzata del sensore o dell’attuatore che può consentire, ad esempio, di implementare dei meccanismi di manutenzione predittiva, riducendo così la probabilità di guasto ed i relativi fermi dell’impianto. Questo è solo un esempio di tutto quello che è possibile fare oggi grazie alla tecnologia IO-Link.
Nei suoi sviluppi IO-Link consentirà inoltre di gestire anche informazioni di sicurezza (IO-Link-Safety) oppure di poter comunicare in wireless. Tutto questo per garantire la massima flessibilità applicativa e poter così utilizzare i vantaggi di IO-Link in qualunque tipo di applicazione industriale (ad esempio le tavole rotanti).
Insomma grazie all’utilizzo di Profinet e IO-Link è possibile fin da oggi realizzare tutti i concetti previsti dal paradigma Industry 4.0, ma non ci fermiamo certamente qui. Nei prossimi mesi vi racconteremo ulteriori novità che vi consentiranno di fare un ulteriore salto in avanti ed andare oltre al 4.0.
Da sempre in ambito automazione si sono tenute delle vere e proprie battaglie tra i diversi fieldbus che si ponevano come obiettivo quello di far guadagnare maggiori quote di mercato. Anni e anni di discussioni su quale potesse essere il migliore di tutti, senza riuscire a trovare un vero e proprio vincitore. Oggi però siamo ormai arrivati al punto in cui possiamo dire che questa guerra appartiene alla storia. Oggi, e sempre più in futuro, il focus sarà rivolto a come verrà gestito il dato e non a come verrà raccolto.
Sarà però fondamentale per i fieldbus garantire aspetti quali l’apertura, l’utilizzo di standard internazionali, la possibilità di inviare facilmente le informazioni nel cloud, la security e la possibilità di avere sempre un maggior contenuto informativo nel dato che viene trasmesso. Chi garantirà tutto ciò potrà continuare probabilmente ad esistere sul mercato e potrà quindi guadagnare quote di mercato, chi invece non lo farà dovrà pian piano rassegnarsi ad un declino.
Qualcuno sostiene che i dati rappresenteranno l’oro del futuro ed è pertanto chiaro che più facilmente una tecnologia di comunicazione consentirà di raccogliere e gestire i dati e più facilmente crescerà e guadagnerà quote di mercato.
Profinet ad esempio è già in grado di garantire tutto questo: è un protocollo standard basato su uno standard Ethernet e che da oggi è possibile implementare anche su una rete di tipo TSN, è fortemente legato ed in partnership con il protocollo OPC-UA per tutto quello che riguarda lo scambio dati di grandi dimensioni e verso sistemi sovraordinati (es. il Cloud) ed implementa già tecnologie in grado di interpretare facilmente la semantica del dato stesso.
Tutte queste caratteristiche gli hanno consentito di diventare oggi il leader di mercato, ed i numeri degli studi internazionali ce lo confermano, e grazie anche alle evoluzioni che ci saranno nel prossimo futuro sulle specifiche di Profinet siamo certi che continuerà ad esserlo.